Il Progetto

Le teorie del complotto sono un sottoinsieme distinto della disinformazione. E sono - e saranno - con noi per sempre, poiché anche le teorie dormienti vengono spesso rivitalizzate affinchè le nuove generazioni le scoprano per la prima volta e le trovino affascinanti.

Lo smantellamento di singole teorie ha una portata e un ruolo molto limitati nel rapporto a lungo termine tra la società e le cospirazioni. Proseguendo e basandoci sul nostro precedente lavoro nel campo della disinformazione, vogliamo studiare in dettaglio la tipologia, le caratteristiche specifiche, i meccanismi cognitivi e i vettori di impatto delle teorie del complotto.

Rimarremo nel campo dell'educazione, dove ancora si lavora poco o nulla, e coinvolgeremo insegnanti e studenti in scenari pratici in cui decostruire le teorie del complotto, esplorarne i vari elementi e persino testare e costruire una propria teoria del complotto. Una parte importante del progetto sarà l'impatto delle teorie del complotto sui sistemi sociali e in particolare il legame con la priorità della cittadinanza attiva. Sappiamo bene che la disinformazione e le teorie del complotto, in particolare, mirano a minare la fiducia del pubblico nell'autorità e nelle competenze istituzionali, a seminare confusione e a instillare paura e incertezza. Per questo motivo, lo sviluppo della nostra versione di un test di credulità incentrato sull'istruzione rivelerebbe l'entità del danno potenziale e del danno effettivo.

Gli studenti - e il processo di apprendimento - sono estremamente vulnerabili alla disinformazione, spesso non hanno filtri adeguati e le scuole e le accademie non hanno i mezzi per fornire un ambiente informativo sicuro. Con grandi quantità di informazioni prodotte su scala e in massa, anche da utenti digitali inesperti, il problema diventa ancora più marcato. Il suo impatto va ben oltre le convinzioni personali e si estende al processo di apprendimento e alla comunicazione didattica, alla salute personale, alla finanza, alla partecipazione democratica e all'impegno sociale.

Il Partenariato

Il progetto riunisce 6 partner provenienti da 5 Paesi dell'UE: Bulgaria, Belgio, Repubblica Ceca, Italia e Slovenia. InTACT è coordinato dal NTCenter ed è finanziato dall'Agenzia nazionale bulgara per Erasmus+.

Finanziamento ed esonero da responsabilità legale

Erasmus+-logo
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Il progetto è cofinanziato dal programma Erasmus+ dell'Unione Europea. Questo progetto è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea. L'autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull'uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.